di Franco Cesati Editore
La nostra redazione è una vera fucina: si impagina, si valuta, si legge e si corregge. Ma soprattutto si lavora sodo per offrire ai nostri lettori dei libri di qualità, dentro e fuori. Ecco una piccola parte degli ultimi arrivati in casa editrice: freschi di stampa!

Noi della Cesati editore conosciamo bene il fascino delle parole, delle loro strutture e dei loro significati: per questo abbiamo amato esplorare il lessico specialistico adoperato in Design in Urology. Modellizzazione di un atto chirurgico, un libro dalla trattazione lontana dai nostri temi ma vicino al nostro sentire: perché al di là degli argomenti analizzati, il libro di Gaetano Marino parla innanzitutto di passione, per l’arte grafica e per il proprio lavoro. L’autore descrive, emozionandosi, il disegno in urologia e il processo di modellizzazione di un atto chirurgico, concependo la rappresentazione grafica come punto di partenza dello studio di uno spazio anatomico e della relativa tecnica chirurgica. Le sue parole, i suoi numerosi disegni e modelli in creta trasmettono la preparazione, l’esperienza ma soprattutto l’amore per la professione, una passione che «solo chi sta ai lati del cuore potrà comprendere». Scoprilo QUI
E, a proposito di temi cari, è appena uscito anche il Vocabolario di studi di genere, a cura di Paolo Nitti: uno strumento per l’università e le professioni, realizzato da esperti ed esperte del settore. Un’opera pratica e di agevole consultazione, dall’approccio multidisciplinare e interdisciplinare, che si pone l’obiettivo di esplorare il linguaggio in quanto veicolo di potere e trasformazione sociale. In virtù di questo approccio, non è stato pensato come un vocabolario a uso esclusivo degli addetti ai lavori: la sua struttura riflette proprio la necessità di un repertorio terminologico rigoroso ma soprattutto accessibile, destinato dunque anche a un pubblico più ampio e interessato alle tematiche di genere: per chi vuole chiarirsi le idee e per chi vuole approfondire nozioni che ha già. Comprendere e analizzare la dimensione di genere, infatti, è il punto di partenza per promuovere una società più equa e rispettosa, che tenga conto delle esigenze di rappresentazione di tutti e tutte. Scoprilo QUI

Un viaggio nella letteratura italiana contemporanea: è così che potremmo riassumere le ultime uscite delle collane Strumenti di linguistica e di letteratura.
In Sciascia e la lingua dell’impegno. Analisi dei racconti inchiesta degli anni Settanta vengono passati in rassegna testi meno conosciuti dell’autore siciliano: studiandone la lingua, i meccanismi interni e strutturali, Angelo Campanella esamina lo stile, il lessico, la numerologia e la trama intertestuale. La sua analisi si muove tra punti di contatto e diversità che caratterizzano i racconti inchiesta oggetto di studio, in cui la componente documentaria si intreccia a quella più spiccatamente letteraria, mentre il punto fermo resta l’attenzione di Sciascia verso lo strumento linguistico. Obiettivo della scrittura sciasciana, al di là delle variazioni stilistiche e di forme espressive, è discutere e far discutere, riflettere e indurre alla riflessione; essere “inopportuno”, per evitare il conformismo, e far uscire la propria voce dal coro. Scoprilo QUI
La narrativa italiana contemporanea pullula di voci femminili e, tra le tante, Maria Luisa Sais si ferma ad ascoltare quella di Melania G. Mazzucco; scrittrice prolifica e poliedrica, nella sua carriera esplora argomenti e sottogeneri diversi del romanzo, e anche qui la critica segnala un punto fermo: l’impegno, che diventa categoria interpretativa nel lavoro di Sais. A prescindere dalla tematica affrontata, infatti, tutte le opere della scrittrice romana (citiamo solo le più famose: Vita, vincitore del premio Strega nel 2003; Un giorno perfetto; L’Architettrice) sono mosse non dall’impegno come una sorta di militanza, ma come un interesse per le questioni sociali, come un desiderio di indagare la realtà per sviscerarla e comprenderla a fondo, dando voce a chi non ne ha. Scoprilo QUI
Il lavoro è presente in moltissime rappresentazioni artistiche e culturali, costituisce un universo simbolico talmente vasto da rendere estremamente complessa l’analisi e la comprensione globale del fenomeno. Carlo Baghetti, autore di Una Repubblica fondata sul lavoro. Quattro casi letterari, sceglie la narrativa come mezzo per esaminare la promessa costituzionale, attraverso l’analisi di quattro romanzi che, dagli anni Novanta a oggi, raccontano la metamorfosi del mercato del lavoro italiano e delle sue pratiche. L’analisi di Baghetti si focalizza su stile, strutture narrative e lessico per mostrare come i romanzi cristallizzino in dispositivi estetici licenziamenti, delocalizzazioni, gig-economy e soprattutto precarietà: anche la narrativa, dunque, diventa memoria e voce di denuncia sulle tematiche del lavoro, della sua accessibilità, stabilità e potere emancipante. Scoprilo QUI