Michela Mastrodonato

“Pietà per la creatura!”


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Esaurito

Lasciandosi alle spalle tanto le ideologiche letture storico-politiche quanto quelle sfrontatamente erotico-corporali, questo studio aspira ad illuminare la dimensione appassionata, mite e chiara di Pasolini umanista, come lui stesso avrebbe voluto essere ricordato. Perché non bisognerebbe mai perdere di vista il fatto che Pasolini è stato anzitutto un poeta.
E che la sua poesia è un prezioso impasto di elementi compositi ma limpidi, nutrita in profondità dalla lettura dei grandi testi della letteratura italiana e latina di cui per tutta la vita fu appassionato frequentatore.
Lui che «abbandonò gli studi per girovagare per le periferie e per girare films» e «ciononostante gli studi erano in lui». Fu cioè un «estremista» che dialogava con i «grandi letterati» del passato per dare un nome a quell’incantevole miscela di luci e ombre che è l’esistenza umana.
Un diverso e originale punto di partenza per nuovi e ulteriori approfondimenti sulla ricerca conoscitiva umanistico-letteraria che suona forte in ogni opera di Pasolini: dalla poesia al teatro, dalla prosa alla critica letteraria, dalla saggistica al cinema.

Sottotitolo: La durata umanistica e sacrale nella poesia di Pier Paolo Pasolini

Autore: Michela Mastrodonato

Anno: 2017

Pagine: 374

Isbn: 978-88-7667-630-7

Edizione:

Collana: Strumenti di letteratura italiana

Numero Collana: 62