Sara Murgia

L’itinerario poetico di Antonio Rossi


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Il poeta contemporaneo svizzero di lingua italiana Antonio Rossi si ritaglia uno spazio autonomo all’interno del panorama poetico contemporaneo.
Dalle sue tre raccolte poetiche, Ricognizioni, Diafonie e Sesterno, emergono i particolari minimi più sfuggenti, caotici e disarmonici del reale: al di sotto della superficie, tutta la materia appare un impasto disomogeneo di elementi, «una spedita mescola», «un circuito prossimo al perturbato» in cui moti nascono misteriosamente, alterando e scomponendo perennemente le cose, e svanendo nel nulla in uno spazio e in un tempo immobilizzati.
I testi di Rossi evocano, allo stesso tempo, la disumanità e la superficiale, ingannevole apparenza dell’epoca contemporanea in cui ogni cosa è ridotta a oggetto e scorre su uno “schermo” che “distrae”.
La caratteristica originale di questa poetica è la nominazione allusiva degli oggetti, che oscilla tra precisione e indeterminatezza, per cui alla fine i referenti reali non sono individuabili: sono “profili”, “superfici”, cioè forme, a significare che il reale è uno “sfondo” confuso e indistinto.

Sottotitolo: Visioni postmoderne della realtà tra frammentazione, straniamento, caos e perturbazione

Autore: Sara Murgia

Anno: 2015

Pagine: 81

Isbn: 978-88-7667-524-9

Edizione:

Collana: Documenti d'archivio e di letteratura italiana

Numero Collana: 18