L’amorosa inchiesta


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Il titolo ariostesco – l’amorosa inchiesta – che i curatori hanno voluto dare a questa raccolta di contributi in onore di Sergio Zatti è per più ragioni adeguato. Prima di tutto esso allude a uno degli ambiti di ricerca più coltivati da Zatti: la letteratura cavalleresca in tutte le sue implicazioni esistenziali ed erotiche, con quel continuo perdersi e ricercarsi degli amanti. Non sono pochi, infatti, i saggi in cui Zatti si è occupato di desiderio amoroso, delle sue dinamiche e complicazioni. Ma va da sé che ad essere “amorose” sono state anche e proprio le sue inchieste e ricerche di studioso: in un’epoca in cui spesso i testi letterari vengono studiati nel nome di altre cause – politiche, ideologiche, morali – Zatti li ha studiati sempre con rigore filologico e analitico, ma fondamentalmente per ragioni di desiderio, e cioè su impulso di una grande e gratuita passione. Si prendano per esempio i suoi saggi su Tasso per i quali non è esagerato affermare che se di quel poeta sono sempre state osservate le ambiguità testuali, Zatti è stato fra i primissimi a proporre una chiave di lettura capace di renderne conto in modo semplice, rigoroso ed elegante. E ciò lo si può capire già dal titolo del suo primo, importante libro: L’uniforme cristiano e il multiforme pagano, dedicato alla Gerusalemme liberata.

Sottotitolo: Studi di letteratura per Sergio Zatti

Curatore: A cura di Stefano Brugnolo, Ida Campeggiani e Luca Danti

Anno: 2020

Pagine: 848

Isbn: 978-88-7667-881-3

Collana: Quaderni della Rassegna

Numero Collana: 182