L’unicorno Cesati compie 35 anni

di Franco Cesati Editore

Il 19 febbraio di 35 anni fa un ragazzino di 25 anni coltiva e realizza, andando alla camera di commercio e iscrivendosi come editore, il sogno di fare l’editore. Non sapevo bene da che parte cominciare, ma avevo un amico tipografo e avevo qualche idea: quella di realizzare insieme a un gruppo di amici una casa editrice di narrativa e di poesia. Chiesi a Michele Prisco, allora un grande scrittore napoletano, il discorso che lui aveva tenuto come prolusione al premio Bancarella del 1982. E lui mi diede dei fogli dattiloscritti che sono poi diventati il primo libro della casa editrice: “Il romanzo italiano contemporaneo”.

L’editore stava in alto all’epoca e l’autore non aveva il proprio nome in copertina. Perché? Perché io sin da allora ho pensato che sotto la mano della casa editrice Franco Cesati Editore ci fosse una garanzia. E quella garanzia in questi 35 anni ho sempre cercato di mantenerla, spostandomi nel tempo dalla narrativa e poesia alla linguistica e alla saggistica letteraria. E negli ultimi anni dalla saggistica letteraria e dalla linguistica a libri vicini a questi temi che mi sono particolarmente cari per studi e per consuetudine di lettura, a linguistica e saggistica di grande diffusione.

Così sono usciti di recente la Guida pratica all’italiano scritto di Vera Gheno, Book blogger di Giulia Ciarapica, Testi che parlano di Valentina Falcinelli, una piccola Grammatica in tasca di Lorenza Alessandri, la Breve guida alla sintassi italiana di Francesco Bianco e l’ultimo: 35 anni fa, oggi, nasceva la casa editrice e 35 anni dopo esce L’italiano e le sue varietà di Sergio Lubello e Claudio Nobili.

Non posso augurarmi di durare altri 35 anni, perché dal più giovane editore d’Italia che ero quando ne avevo 25, rischierei di diventare il più vecchio editore d’Italia, a 95.

Franco Cesati

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