AA.VV.

Lalla Romano scrittrice a Milano


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È il 1947 quando Lalla Romano lascia Cuneo per raggiungere il marito, Innocenzo Monti, nella città che farà da sfondo al resto della sua vita: Milano. La Milano delle macerie e dei bombardamenti, dei salotti letterari, dei caffè e degli incontri con gli amici scrittori – Solmi, Sereni, Vittorini, Sciascia, Bacchelli. La Milano di via a Brera dove l’autrice vive e scrive, guardando la grande magnolia che ha schivato la seconda guerra mondiale. È qui che dimentica i pennelli e inizia a scrivere, spinta dal clima di fervore intellettuale che caratterizza gli anni del Dopoguerra: La penombra che abbiamo attraversato è il libro che la consacra tra gli scrittori di fama ma è Le parole tra noi leggere che le varrà il Premio Strega.
La vita della scrittrice è tracciata a maglie larghe, ma con riferimenti puntali e citazioni, da Giuliana Nuvoli, curatrice del volume “Lalla Romano scrittrice a Milano” che raccoglie gli atti del convegno svoltosi nel capoluogo lombardo nel giugno del 2007. Dopo l’excursus lungo la vita della scrittrice, il saggio di Cesare Segre svela il risvolto privato del più grande successo editoriale della Romano, Le parole tra noi leggere, libro che le costerà però il cocente rancore del figlio Piero, protagonista dichiarato del romanzo. Dedicato a Diario ultimo, opera pubblicata postuma nel 2006, è invece il contributo di Duccio Demetrio che affronta il delicato tema dell’autobiografia, ripreso anche dal saggio di Bruno Pischedda in cui si delineano le fasi del percorso autoriale romaniano: a emergere è il desiderio di auto-raccontarsi, di un’originalità nuda, di pagine di letteratura delle sensazioni, del gusto, visive, psichiche, fondate sulla mancanza, come mostra l’approfondimento di Stefano Agosti. Seguono gli scritti di Massimo Gioseffi, Massimo Onofri e Vincenzo Consolo: rispettivamente un’analisi della Didone ritrovata (l’introduzione al quarto libro dell’Eneide che la Romano scrive per la Paravia), su Una giovinezza inventata (romanzo del 1979) e sul ruolo della memoria nella prosa dell’autrice cuneese.
Con la testimonianza di Raffaele Crovi termina la sezione dei testi e si apre quella delle immagini, nella quale spiccano le preziose prime edizioni delle opere di Lalla Romano, una selezione di autografi e di dattiloscritti di straordinario interesse, di fotografie e documenti che, suddivisi in temi (la scuola, la casa, gli amici, la città), contribuiscono a completare il profilo di una scrittrice che ha anteposto la letteratura alla vita.

Sottotitolo: Atti del Convegno 1 e 8 giugno 2007 - Università degli Studi di Milano

Autore: AA.VV.

Curatore: A cura di Giuliana Nuvoli

Anno: 2012

Pagine: 186

Isbn: 978-88-7667-432-7

Edizione:

Collana: Quaderni della Rassegna

Numero Collana: 74