Luciano Zampese

La forma dei pensieri


22.00

Esaurito

Luigi Meneghello (1922-2007) è un ‘classico del novecento’, consacrato recentemente dalla pubblicazione di un ‘Meridiano’ (2006), ma che ha subito attirato le voci critiche del calibro di Maria Corti, Giulio Lepschy, Pier Vincenzo Mengaldo, Cesare Segre. Anche la scuola, sempre lenta a cogliere la contemporaneità, ha inserito Meneghello nel ristretto canone novecentesco. Autore dallo stile ironico e coltissimo, ma anche appassionato e commosso, in grado di far interagire diversi linguaggi (a partire dal suo dialetto), Meneghello offre un’intensità di scrittura che nasce da un profondo senso etico («la falsa oscurità, la finzione del difficile, del raffinato, dell’insolito, del profondo» non sono solo «un modo disonesto di scrivere, ma un modo disonesto di vivere») e da una pervasiva volontà conoscitiva («scrivere è una funzione del capire»).
Si offre qui un profilo in grado di ricostruire temi, forme e anche eventi che attraversano la sua scrittura. L’esposizione è costantemente illustrata e sostenuta da citazioni tratte dai ‘romanzi’ e da quel vasto corpus di scrittura autoriflessiva, in cui Meneghello ritorna sulla propria opera, ne chiarisce o approfondisce i temi e le forme. L’articolazione in capitoli segue in linea di massima lo sviluppo cronologico, intrecciando alle fasi biografiche le opere maggiori che vi fanno riferimento: il mondo dell’infanzia paesana (con Libera nos a malo e Pomo pero), l’educazione scolastica durante il fascismo (Fiori italiani), l’esperienza partigiana (I piccoli maestri), il primo dopoguerra (Bau-sète) e l’avventura inglese (Il dispatrio); un ultimo capitolo è dedicato alla figura della moglie Katia.
Il libro è corredato da una bibliografia di/su Meneghello, con ampio riassunto delle opere maggiori.

Sottotitolo: Per leggere Luigi Meneghello

Autore: Luciano Zampese

Anno: 2014

Pagine: 268

Isbn: 978-88-7667-484-6

Edizione:

Collana: Strumenti di letteratura italiana

Numero Collana: 43