Shakespeare: un romantico italiano


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Il volume (dal titolo volutamente provocatorio) si propone due obiettivi: celebrare un doppio anniversario – i 400 anni dalla morte di William Shakespeare e i 200 anni dalla polemica classico-romantica – e mettere in luce queste due date di fondamentale importanza per l’identità culturale europea. Asse privilegiato del volume è il rapporto tra Shakespeare e l’Italia, ma entro un’ottica transnazionale, europea, e la mediazione delle culture straniere nell’elaborazione di un’ estetica romantica. Al centro, la figura e l’opera del grande drammaturgo che ha animato per decenni discussioni in tutta Europa. Shakespeare, infatti, diventò per i romantici uno dei grandi modelli da contrapporre agli auctores, figura chiave per ridefinire l’identità culturale nel doppio confronto con la tradizione classica e con le letterature moderne. In Germania, il confronto si aprì soprattutto all’interno del gruppo dei Frühromantiker; in Francia, si sviluppò a partire dalla grande polemica di Voltaire sulla liceità delle traduzioni shakespeariane; in Italia ebbe il suo inizio con l’intervento De l’esprit des traductions di Madame de Staël pubblicato sul primo numero della «Biblioteca Italiana» (gennaio 1816), nel quale l’opera di Shakespeare viene messa al centro della discussione. Da questa prospettiva, i temi centrali del volume si rivolgono al problema delle unità aristoteliche
e delle nuove modalità di adattamento teatrale, al problema dei generi e alla diffusione dei testi stranieri attraverso le traduzioni. Un approccio di tipo interdisciplinare che coinvolge letteratura, musica, estetica, storia della cultura, i modi con cui le arti interpretarono la colossale opera dello scrittore inglese, insomma il Fortleben shakespeariano in tutta la sua complessità.

Sottotitolo: Atti del Convegno, Verona, 20-21 giugno 2016

Curatore: a cura di Raffaella Bertazzoli e Cecilia Gibellini

Anno: 2017

Pagine: 254

Isbn: 978-88-7667-635-2

Edizione:

Collana: Studi e testi di letteratura italiana e comparata