Polifonia musicale


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Da sempre la musica unisce i popoli e le culture. Nel contesto europeo la musica di origine italiana occupa una posizione chiave, formando un linguaggio “transculturale” (Wolfgang Welsch) o “universale” (Antonio Gramsci) su un piano globale. Sin dagli inizi, ma molto evidentemente nel terzo millennio, esso si apre – a forma di polifonia – agli orizzonti italofoni transculturali. Basandosi sul concetto centrale formulatovi da Michail Bachtin, la “musica italofona” include nelle proprie produzioni musicali altre culture, altre melodie e altri punti di vista.
Questo libro intende indagare la polifonia come l’unione di più voci tra loro diverse, esprimendo una molteplicità contrapposta alla monodia e interpretandola come un incontro che arricchisce e un amalgama di svariati stili ed elementi. In particolare, ci si sofferma sul ruolo svolto dalla musica nel contesto storico-etnico, collegando diverse opere letterarie e cronachistiche, teatrali e operistiche, per arrivare al (post-) modernismo e all’attualità di carattere concertistico, compositivo e cinematografico. I 19 saggi illustrano i nessi tra la musica di origine italiana e “le tante vie” dei suoi ibridismi melodici, performativi, transculturali ed internazionali all’insegna della loro diffusione storico-globale e circolazione transdisciplinare, focalizzando l’interscambio tra le culture e il dialogo tra le arti, senza trascurare le loro riscritture transmediali, trasposizioni visive e potenzialità didattiche.

Sottotitolo: Le tante vie delle melodie italiane in un mondo transculturale

Curatore: A cura di Dagmar Reichardt, Domenica Elisa Cicala, Donatella Brioschi, Mariella Martini-Merschmann

Anno: 2020

Pagine: 248

Isbn: 978-88-7667-826-4

Collana: Civiltà italiana

Numero Collana: 32