Rosario Castelli

“Contraddisse e si contraddisse”. Le solitudini di Leonardo Sciascia


15.00

Intellettuale anticonformista, lucido e spietato critico della società, Leonardo Sciascia è uno dei grandi scrittori del Novecento italiano.
L’attualità del suo pensiero su giustizia, libertà, mafia e sulla società in generale ci dicono che è necessario tornare a riflettere sulla sua opera, come necessario è tornare a leggere i suoi romanzi.
Il saggio di Rosario Castelli, docente di letteratura italiana all’università di Catania, si pone in quest’ottica tracciando un bel ritratto dello scrittore siciliano. Ritratto che parte dall’analisi delle idee sciasciane su mafia e sentire mafioso, sui privilegi di casta e sul malaffare che ancora oggi avvelenano l’Italia.
Italia (ma non solo), terreno fertile per un tipo nuovo di “cretino”: quello che si mimetizza «nel discorso intelligente, nel discorso problematico e capillare», che maschera la sua stupidità nel modo più pericoloso, attraverso la complicazione non necessaria, l’arzigogolo. Sciascia osserva la Storia con il cannocchiale, simbolo di una prospettiva decentrata, antistorica, che diventa anche strumento di narrazione, chiave di una lettura misoneista della storia siciliana.
Sicilia, a cui l’autore sempre torna, o da cui sempre parte; la sua terra madre mentre, in un certo senso, di padre è orfano, facendo parte della «letteratura di orfani», come l’ha definita Debenedetti, di quella schiera di scrittori che dal Settecento ad oggi hanno conosciuto l’ossessione dell’idea di paternità, della fatale eternità e necessità del destino edipico: il Candido Munafò, protagonista di Candido ovvero Un sogno fatto in Sicilia.
A concludere il ritratto di Rosario Castelli, la riflessione di Sciascia sulla figura di Ettore Majorana – fisico scomparso misteriosamente – e un confronto tra il romanziere siciliano ed eretico e il corsaro friulano Pier Paolo Pasolini, entrambi scrittori dell’«antitesi» e della «contraddizione».

Autore: Rosario Castelli

Anno: 2016

Pagine: 135

Isbn: 978-88-7667-567-6

Edizione:

Collana: Strumenti di letteratura italiana