Architetture interiori


16.00

La storia di una casa è sempre la storia di una donna, di una madre, di un focolare che cova sotto le ceneri i ricordi del nucleo sociale primario. Per le donne è quasi imprescindibile parlare di famiglia, di casa: si pensi ai primi quadri di Sofonisba Anguissola che dipinge le sue sorelle nell’intimità dei gesti domestici, semplicemente perché questo è il primo e di solito anche il solo ambiente che a una donna, un tempo, era concesso conoscere. Similmente a questi ritratti, anche la scrittrice incide spesso cammei dei ricordi dei suoi cari: non solo dunque la pratica dell’autobiografia è il medium che dimostra la frequentazione casalinga di molte autrici, ma in generale si può pensare alla scrittura come ad una stanza all’interno di una stanza. Luogo in cui si esperisce l’esperienza della soglia, la casa può essere carcere interiore, cattività ma anche la scenografia muta su cui incidere graffiti d’esistenza. Angolo visuale particolare, la casa permette di restare dentro e guardare fuori, sperimentando l’ambigua oscillazione tra il ruolo materno e il riconoscimento sociale.
Nel viaggio intorno all’opera di Sibilla Aleramo, Natalia Ginzburg, Dolores Prato e Joyce Lussu, gli studi raccolti in questo volume raccontano una storia diversa, intima e familiare, ma anche – quando non in fuga -, aperta e accogliente verso il mondo.

Sottotitolo: Immagini domestiche nella letteratura femminile del Novecento italiano: Sibilla Aleramo, Natalia Ginzburg, Dolores Prato, Joyce Lussu

Curatore: a cura di C. Cretella e S. Lorenzetti

Anno: 2008

Pagine: 140

Isbn: 978-88-7667-352-8

Edizione:

Collana: Documenti d'archivio e di letteratura italiana

Numero Collana: 16